mercoledì 28 giugno 2017

PIU' TUTELE A SINDACI, ASSESSORI E CONSIGLIERI COMUNALI
( Per le minacce e intimidazioni si rischia fino a sette anni) 
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La Camera dei deputati ha approvato giovedì scorso in via definitiva il provvedimento di legge che introduce nuove forme di tutele degli amministratori locali oggetto di atti di intimidazione, attraverso modifiche al codice penale.
Ecco, in sintesi, le principali novità:
-viene reso obbligatorio l'arresto in flagranza di chi minaccia e        intimidisce
-viene estesa ai singoli componenti l'attuale fattispecie che punisce,  con la reclusione da uno a sette anni, ogni violenza o minaccia a un  corpo politico, amministrativo o giudiziario. La formulazione allargata, in pratica, tutela i singoli amministratori locali, anche quando operano al di fuori dell'organismo collegiale.Nei confronti delle intimidazioni non occorre la querela di parte ma si procede d'ufficio e si può far ricorso alle intercettazioni.
-rischia da uno a sette anni anche chi minaccia o usa violenza per ottenere o impedire l’adozione di  un provvedimento (anche legislativo) o a causa della sua adozione.
-intimidire un aspirante consigliere comunale costerà il carcere. Sarà punito infatti col carcere da 2 a  5 anni chi ostacola, con minacce o atti di violenza, la partecipazione a elezioni comunali o regionali.


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