domenica 25 settembre 2016

METAFORA
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Le "guerre" sono dirette dai Generali. I Generali sono tutti anziani. Alcuni sono capaci altri no. Ognuno di questi, capace o non capace, ha la "possibilità" di dirigere i soldati al fronte.
I soldati sono tutti giovani. Giovani con la voglia di fare.
Sono questi giovani, pronti  a seguire il comando del Generale, sia questo un generale capace sia che non lo sia, a morire.
Tra i soldati che si salvano alcuni diventano Generali e la storia ricomincia.


P.S. Tra i Generali e i soldati ci sono anche i "Marescialli"  e al di sopra dei Generali c'è "qualcos'altro"

2 commenti:

Anna ha detto...

Pochi soldati vanno in guerra perche' spinti dai buoni valori,Mimmo e' 1 di questi,ma voi Amedeo non l'avete capito.Alle ultime elezioni vi siete affidato a ki va in guerra x interessi,oggi le cose mi danno ragione.In paese pochi dicono apertamente ke Mimmo ha ragione su molte cose,di nascosto tanti,tranne ki deve difendere i propri interessi.Incomincio a pensare ke anke a voi sta bene tutto questo,se no stareste dalla parte di ki in guerra ci va solo x il bene della nazione.Amedeo,andate dietro ai falsi miti spinti dagli interessi personali..una delusione anke voi..

Amedeo Izzo ha detto...

Cara Anna(o chiunque tu sia), leggendo alcuni commenti da te postati (rari in verità) sui blog locali ho avuto nel passato l’impressione che avessimo in comune, per certi aspetti, una idea “sana” della politica, quella fondata sui valori della coerenza, del rigore morale, del coraggio delle idee.
Valori senza i quali e se non saldamente radicati nelle coscienze di chi vuole governare la cosa pubblica non ci potrà mai essere BUONA amministrazione.
Valori sempre validi nel tempo, non negoziabili e non piegabili agli interessi delle persone e delle convenienze del momento.
Rilevo che la pensi diversamente al pari degli anonimi leoni da tastiera che in questi anni si sono “affannati” , all’insegna di un radicale rinnovamento, del “tutti a casa”, del “sono tutti uguali”, del grillismo duro e puro, a rottamare l’opposizione, la sola cosa dignitosa nel panorama politico nostrano dell’ultimo ventennio (come non detto, sono di parte). Si è scoperto poi che l’ansia rinnovatrice si è sciolta come neve al sole.
Vedi cara Anna, esiste una realtà virtuale raccontata nelle case e una realtà pubblica fatta di fatti, di atti, di documenti, di comportamenti.
Io non sono un alieno e in questi ultimi dieci anni non ho vissuto su un altro pianeta e trovo quanto meno bizzarro (per usare un eufemismo) che ci sia chi rivendica buoni valori, una verginità morale dopo aver avallato in una posizione di rilievo, per 10 anni non dieci mesi, tutte le scelte di una giunta che ha fatto strame della buona amministrazione e dell’etica e della moralità pubblica.
Non sono giovanissimo e ho maturato una esperienza che mi lascia pensare che in politica talvolta bisogna essere disponibile al compromesso, ma a tutto c’è un limite a meno che non si vuole svendere la propria dignità e la propria storia personale.
Cosa avrei dovuto fare dopo quello che ho detto, scritto e fatto?
Cara Anna, io non mi sono affidato a nessuno; durante la campagna elettorale non ho parteggiato per nessuno, non sono stato ostile a nessuno. Sono stato alla finestra a guardare e… non è stato un bel guardare….
Vedi Anna, nel comodino della mia camera da letto vi sono da tempo immemorabile due libretti che sono le mie bussole : la Nota pastorale della Commissione ecclesiale della C.E.I. “Educare alla legalità” e la Costituzione Italiana, che periodicamente rileggo, soffermandomi in particolare sull’art. 54 della Carta Costituzionale che recita “I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina e onore” e che avrebbe dovuto indurre alcuni, di quà e di là, ad uscire di scena. Mi fermo qui, perché non voglio scatenare ulteriori polemiche né mancare di rispetto a nessuno.
Cara Anna, ti saluto, mi spiace che ti sfugga la linearità del mio comportamento, ma io ormai non mi meraviglio più di nulla. Quanto alla delusione, non ti nascondo che sono io ad essere profondamente deluso.

P.S.: durante la campagna elettorale un nostro compaesano mi inviò un commento(pubblicato sotto il post di venerdi 3 giugno“ELEZIONI) con il quale mi invitava a non occuparmi più di politica locale. Gli risposi che avrei seguito il suo consiglio e che avrei postato qualcosa solo di tanto in tanto. Mi accorgo che negli ultimi giorni mi sono lasciato prendere la mano. Mi correggerò.

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