lunedì 30 maggio 2016

LEGGE SUI PICCOLI COMUNI
In questi giorni alla camera dei deputati è ripreso l'esame della proposta di legge presentata dall'on.le REALACCI ed altri: "Misure per il sostegno e la valorizzazione dei comuni con popolazione pari o inferiore a 5.000 abitanti e dei territori montani e rurali nonché deleghe al Governo per la riforma del sistema di governo delle medesime aree e per l'introduzione di sistemi di remunerazione dei servizi ambientali".
 Dal testo rielaborato si evince  una volontà a mantenere i piccoli Comuni sostenendoli e snellendo i loro compiti, alleggerendo anche  alcune procedure che per centri di piccolissime dimensioni sono quasi sempre insostenibili.
Una volta acquisito il parere delle Commissioni il testo dovrebbe essere approvato dall'aula in tempi brevi e comunque entro l'estate.

Ecco le principali novità introdotte dalla legge .
Difendere gli uffici postali. In tutti i piccoli comuni sarà attivo uno sportello postale. Lo dovrà assicurare il ministero delle Comunicazioni. Le amministrazioni comunali potranno inoltre stipulare apposite convenzioni, di intesa con le associazioni di categoria e con l'Ente Poste italiane Spa, affinché i conti correnti, le imposte comunali, i vaglia postali, nonché le altre prestazioni, possano essere pagati negli esercizi commerciali presenti nel territorio comunale.
Salvare la scuola. Le regioni potranno stipulare convenzioni con gli uffici scolastici regionali del ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca per finanziare il mantenimento in attività degli istituti scolastici statali aventi sede nei piccoli comuni che dovrebbero essere chiusi o accorpati. Le regioni agevoleranno forme sperimentali di teleinsegnamento.
Estendere l'e-Government. Sarà data la precedenza ai piccoli comuni, in forma singola o associata, all'accesso ai finanziamenti pubblici per la realizzazione dei programmi di e-Government e di innovazione tecnologica.
Valorizzare con la rete i prodotti tipici tradizionali. Sarà favorita la promozione e la commercializzazione dei prodotti agroalimentari tradizionali dei piccoli comuni, anche attraverso forme innovative quali un apposito portale telematico, grazie a un accordo stipulato tra ministero delle politiche agricole e forestali e associazioni ed enti delle categorie produttive interessate.
Segnalare i prodotti tipici nei cartelli stradali. I piccoli comuni possono indicare nella cartellonistica ufficiale i rispettivi prodotti agroalimentari tradizionali, preceduti dalla dicitura "Luogo di produzione del ...." posta sotto il nome del comune e scritta in caratteri minori rispetto a quelli di quest'ultimo.
Incentivare le attività commerciali. Sarà permesso agli artigiani residenti nei piccoli comuni di prorogare l'apertura degli esercizi commerciali nei giorni festivi anche in deroga alle disposizioni vigenti in materia e di mostrare e vendere i loro prodotti, anche in deroga alle disposizioni vigenti in materia di autorizzazioni commerciali e artigianali, in apposite aree e per non più di quattro giorni al mese.
Incentivare l'insediamento nei piccoli comuni e recuperare il patrimonio abitativo. Per favorire il riequilibrio insediativo e il recupero dei centri abitati, ciascuna regione potrà disporre di incentivi finanziari e premi a favore di coloro che trasferiscono la propria residenza e dimora abituale o la sede di effettivo svolgimento della propria attività economica, impegnandosi a non modificarla per un decennio, da un comune con popolazione superiore a 5.000 abitanti a un piccolo comune. Gli incentivi e i premi potranno essere concessi anche ai residenti nei piccoli comuni che intendano recuperare il patrimonio abitativo dei comuni stessi avviandovi una attività economica.
Alleggerire il fisco. Il ministero dell'Economia e delle finanze istituirà un fondo dal quale attingere per concedere incentivi fiscali in favore dei piccoli comuni. Le disponibilità del fondo provvederanno alla copertura delle minori entrate derivanti dalla riduzione delle aliquote dell'imposta regionale sulle attività produttive; da ulteriori misure agevolative concernenti l'imposta comunale sugli immobili destinati ad abitazione principale e concernenti l'imposta di registro per l'acquisto di immobili destinati ad abitazione principale; dalla riduzione delle aliquote dell'imposta sul valore aggiunto sulle operazioni di trasloco di beni mobili, in favore di chi trasferisce la propria residenza da un comune con popolazione superiore a 5.000 abitanti in un piccolo comune.
Sarà data la possibilità di registrare le nuove nascite nell'anagrafe dei piccoli comuni privi di strutture ospedaliere o del reparto maternità, anziché in quella della comune dove avviene il parto.
Allargare l'informazione radiotelevisiva sui piccoli comuni. La televisione darà più spazio ai piccoli comuni. Nel contratto di servizio con il concessionario del servizio pubblico radiotelevisivo sarà infatti previsto l'obbligo di prestare particolare attenzione, nella programmazione televisiva pubblica nazionale e regionale, alle realtà storiche, artistiche, sociali,economiche ed enogastronomiche dei piccoli comuni.
Previsto uno specifico stanziamento di 100 milioni per il periodo che va dal 2017 al 2023.

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