venerdì 25 settembre 2015

LA POLITICA DELLO STRUZZO
Risultati immagini per uomo testa nella sabbia immaginiE' universalmente riconosciuto che compito della POLITICA è quello di migliorare le condizioni di vita delle persone e che la buona politica passa, inevitabilmente, attraverso una buona amministrazione che si fonda sui criteri di: economicità, efficienza, imparzialità e trasparenza.
Possiamo dire,onestamente, che da quando è in carica l'attuale amministrazione sono migliorate le condizioni di vita dei pontelatonesi?
Possiamo dire, onestamente, che l'attività amministrativa è stata in questi anni improntata ai criteri di economicità, efficienza, imparzialità e trasparenza?
Sarebbe ozioso e perfino noioso stare a ripetere quello che andiamo raccontando da anni e che ha evidenziato fatti e circostanze di un'amministrazione inefficiente, scialacquatrice e per nulla imparziale e trasparente.
Fatti e circostanze mai smentiti ufficialmente e pubblicamente, sui quali l'Amministrazione quantomeno avrebbe dovuto fare  chiarezza per la trasparenza dovuta ai cittadini.
Fatti di vera e propria illegalità di taluni atti amministrativi, che hanno portato a danni patrimoniali per le casse comunali.
Ed ancora più grave la politica dello struzzo attuata da questa amministrazione, che di fronte a circostanziate segnalazioni di irregolarità e illegittimità, anziché porvi rimedio nelle forme previste dalla legge, ha perseverato nei propri errori, senza far nulla ed anzi bollando come strumentali le critiche che le venivano mosse dall'opposizione e non solo.
In questi anni, più che ad un miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini, abbiamo assistito alla "partenza" di ragazzi per mancanza di una prospettiva di lavoro, al trasferimento di residenza di famiglie nei comuni vicini per mancanza di alloggi adeguati , all'iscrizione di bambini presso scuole e fuori paese per l'assenza o inadeguatezza dei servizi scolastici , abbiamo rilevato un forte aumento delle tasse comunali insopportabile per diverse famiglie, la mancanza di misure a favore dei disoccupati e delle famiglie in stato di disagio, abbiamo assistito a scandalosi favoritismi  e alla peggiore politica clientelare che Pontelatone abbia mai conosciuto, abbiamo notato  un paese sempre più chiuso in se stesso, meno vivo e vivace del passato.
Ma di questo sembra che i nostri amministratori  non se ne rendano  neppure conto e credono, invece, di stare a fare grandi cose.
Negli ultimi anni tutta l'attività amministrativa pare sia  stata concentrata per recuperare i ritardi nella realizzazione di opere pubbliche programmate da anni, finanziate con i fondi europei elargiti a mani piene ai Comuni e da questi talvolta spesi male per carenze progettuali e per mancanza di adeguati controlli durante l'esecuzione dei lavori.
Non c'è pontelatonese cui non fa piacere la realizzazione di opere pubbliche significative, questo però non toglie che si possa e,  per migliorare per il futuro, si debba,  sottolineare l'inefficienza dell'Amministrazione che ha comportato ritardi nella esecuzione dei lavori e la lievitazione dei costi.
Prendo ad esempio la pavimentazione del centro storico,ma potremmo parlare del depuratore o della ristrutturazione della parte vecchia del cimitero o di altre opere.
18 anni per riqualificare il centro storico di Pontelatone. Diciotto anni circa, infatti, sono passati da quando l'ex sindaco Alfonso Cutillo, meritoriamente, proseguendo e arricchendo il proposito di riqualificazione del centro urbano di Pontelatone dell'amministrazione uscente, affidò all'architetto Massimo Rosi, professore alla facoltà di architettura dell'università di Napoli Federico II, uno studio di fattibilità per il restauro del centro storico.
Lo studio che prese il nome di "Restauro e ripristino funzionale del centro storico e di alcune preesistenze d'architettura del periodo angioino-aragonese”, consegnato il 21.6.1998, prevedeva, tra il complesso delle opere (Torre, Palazzo Galpiati, S. Maria del Suffragio), il rifacimento della pavimentazione della piazza Cavour e delle strade interne del vecchio centro abitato,con una spesa, limitatamente alle due ultime opere una spesa (solo presunta) complessiva di lire 304.775.000.
La strada per il finanziamento del progetto complessivo delle opere previste la indicava lo stesso Professore nello studio di fattibilità.
Allo studio seguì il 23 giugno del 2000 una pluralità di incarichi di progettazione e per quanto riguardava specificamente la pavimentazione delle strade e di piazza Cavour due distinti incarichi a due gruppi di tecnici coordinati dallo stesso Professor Rosi: l'uno per la progettazione della pavimentazione delle strade interne , l'altro per la pavimentazione e illuminazione a luce diffusa della Piazza Cavour. Quegli incarichi sono poi svaniti nel porto delle nebbie.
Nel 2009 il Comune presentò richiesta di finanziamento nell'ambito del bando pubblico della Regione Campania “Parco Progetti Regionale”, ma il progetto non venne ritenuto conforme a quanto previsto dal bando in assenza da parte del Comune dei chiarimenti richiesti dalla Regione.
Il progetto è stato invece ammesso invece a finanziamento nel 2013 insieme a quelli dei Comuni casertani di Caianello –– Castel Campagnano – Ciorlano – Formicola – Giano Vetusto – Liberi – Pontelatone – Pratella – Presenzano – Rocchetta e Croce – San Pietro Infine nell'ambito del Piano di sviluppo dei villaggi rurali (PSR 2007-2013 Misura 322). Oggi finalmente la realizzazione.
Si poteva fare prima? si poteva riqualificare meglio il tutto (dalla Chiesa, alla Torre, a Palazzo Galpiati, alla villa comunale ecc.) con minori costi diretti e indiretti? Si poteva armonizzare meglio il centro storico con l'area urbana circostante?
Penso proprio di sì, con un'amministrazione aperta e disposta al dialogo, pronta ad accettare le opinioni della minoranza e dei cittadini e ad accogliere i loro suggerimenti.
Ormai è fatta, ma quello che non mi scende giù è quel rudere all'incrocio con via Parco. Al riguardo l'amministrazione ha dimostrato tutta la sua inefficienza, imperdonabile.
Non mi dilungo oltre, voglio solo far rilevare a tutti,  in particolare agli amici dell'altra sponda che tutte le opinioni sono rispettabili, ci mancherebbe, ma fare come gli struzzi, nascondere la testa sotto la sabbia per non vedere quello che ci circonda non aiuta nessuno..








3 commenti:

Anonimo ha detto...

sono stati appaltati diversi lavori ma gente del posto non ne ho visto lavorare

Amedeo Izzo ha detto...

L'amministrazione avrebbe potuto attivare la clausola sociale inserendo nel bando di gara l'obbligo dell'impresa , in virtù dell'art. 69 del Codice dei Contratti, di impiegare manodopera locale in una buona percentuale del totale dei lavoratori impiegati. Un modo per venire incontro ai disoccupati residenti nel Comune che vivono in uno stato di disagio economico.

Anonimo ha detto...

Dare lavoro a gente del posto sembra essere l'ultima delle preoccupazioni dell'attuale amministrazione, pensano solo a loro stessi!!!

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