E’ un principio universalmente riconosciuto che il compito nobile della politica è la ricerca del benessere dei cittadini e del paese, altrimenti non è politica, è impolitica, è scambio di favori, compromesso, è transazione.
Cosa è stata, cosa ha prodotto la politica pontelatonese negli ultimi anni ce lo dice Eva Beta, una società specializzata che ha effettuato una valutazione quantitativa e di qualità sui Comuni italiani(oltre ottomila).Un vero e proprio rating che attraverso varie fonti, principalmente i bilanci preventivi e consuntivi che i Comuni d’Italia spediscono annualmente al Ministero dell’Interno e le informazioni socio-economiche raccolte nell'atlante statistico dei comuni dell’ISTAT, misura non solo l'aspetto economico-finanziario dei Comuni ma, cosa più importante, esprime un giudizio sulla qualità della vita, sul livello di benessere diffuso, sulla redistribuzione della ricchezza, sulla vivibilità dei paesi.
Conoscere il rating del proprio comune dal 2003 al 2012 (ultimo anno per cui ci sono i dati completi a disposizione), la cui valutazione va da 1 a 5 stelle, è facile. Basta consultare il portale RatingComuniItaliani.Quì sotto ho riportato il grafico degli indicatori finanziari e di benessere del nostro Comune , al quale nel 2012 sono state assegnate tre stelle per il rating finanza (***) e 1 una stella, il valore più basso, per il rating benessere.
Un paese cresce e sta bene solo ed
esclusivamente se il benessere e l’economia vengano spalmati, per mezzo
di una politica sociale ed economica, su tutto il tessuto sociale del paese.
Questo non è avvenuto nel nostro paese che è rimasto sostanzialmente bloccato pur possedendo grosse potenzialità di sviluppo economico e di crescita residenziale, dovute alla sua posizione geografica(relativa vicinanza alle città), alla sua conformazione orografica(parte montagnosa, parte collinare, parte pianeggiante estesa per circa 7 Km)e alle sue bellezze paesaggistiche e storiche.
Una gestione amministrativa clientelare e l'uso strumentale della politica ha permesso a livello economico la ripartizione scorretta ed inefficiente delle risorse, l'utilizzo di risorse pubbliche per procurare vantaggi ad un ristretto numero di singoli, ha svilito le potenzialità di sviluppo del sistema produttivo, ha creato piccoli e più grandi interessi e piccoli gruppi di potere. A pagarne le conseguenze in modo particolare i giovani e la frazione, ormai al collasso.
Una gestione amministrativa clientelare e l'uso strumentale della politica ha permesso a livello economico la ripartizione scorretta ed inefficiente delle risorse, l'utilizzo di risorse pubbliche per procurare vantaggi ad un ristretto numero di singoli, ha svilito le potenzialità di sviluppo del sistema produttivo, ha creato piccoli e più grandi interessi e piccoli gruppi di potere. A pagarne le conseguenze in modo particolare i giovani e la frazione, ormai al collasso.
A livello sociale ha svilito il ruolo ed il valore del cittadino infondendo anche nelle nuove generazioni la disaffezione alla politica e la tendenza a sfuggire responsabilità e doveri.
Gli aspetti più evidenti di questa grave e anomala situazione sono: una forte disaffezione dei cittadini verso tutto ciò che non gli porta diretto beneficio, una manifestazione di interessi collettivi per poche e banali attività (sagre, feste.......), una evidente e diffusa carenza di cultura degli amministratori locali che perseguono obiettivi personalistici piuttosto che il bene comune, un perpetuarsi dello scontro elettorale su due (tranne rare eccezioni) forze locali che si affrontano per breve tempo durante la campagna elettorale per poi scomparire agli occhi della collettività, una assenza totale o quasi di confronto collaborativo tra queste, una forte disgregazione generazionale anche per l'insufficienza di occasioni di confronto, di dibattito e altri idonei stimoli.
I comizi elettorali e qualche manifesto pubblico costituiscono le pressochè uniche forme di dibattito non diretto fra le parti. Restano le sedute del consiglio comunale che il più delle volte più che produrre dibattitto finiscono in scontro verbale. A queste sedute da tempo non partecipa nessuno o solo qualche curioso.
Nel paese vi è un clima di diffidenza e di timore nel manifestare il proprio pensiero. Un paese sempre più silenzioso, persino nella piazza virtuale. Poche voci
discordanti, alcune sinceramente indignate… in un ‘contesto’ più rassegnato alla prudente attesa di qualcosa che
dovrà venire.
Così non va. Per crescere, per realizzare il benessere collettivo bisogna cambiare politica, cambiare verso.
(***)le tre stelle del Rating finanza sono basate su dati non veritieri contenuti nei bilanci preventivi e consuntivi,come accertato anche dall'ispezione della Ragioneria Generale dello Stato.
Così non va. Per crescere, per realizzare il benessere collettivo bisogna cambiare politica, cambiare verso.
(***)le tre stelle del Rating finanza sono basate su dati non veritieri contenuti nei bilanci preventivi e consuntivi,come accertato anche dall'ispezione della Ragioneria Generale dello Stato.
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