CON LE IMMAGINI......E' PIU' FACILE
Buongiorno
Massimo Gramellini
FATTA LA LEGGE
Franco Alfieri è il sindaco di Agropoli e desidera candidarsi
alle elezioni regionali campane nelle liste del suo partito, il Pd. Ma
una legge locale impedisce ai sindaci di farlo, decretando in caso
contrario il commissariamento del Comune. Il sindaco non ha alcuna
intenzione di cedere la poltrona a un funzionario statale su cui non
eserciterebbe alcun controllo: vuole tenerla in caldo per il suo vice.
Perciò lascia l’auto in sosta vietata. Il vigile gli fa la multa e lui
si rifiuta di pagarla, impugnandola davanti all’amministrazione
comunale, cioè a se stesso. Si realizza così la fattispecie prevista dal
D.Lgs.18-8-2000 n.267, in base al quale l’amministratore che apre un
contenzioso con il proprio ente decade dall’incarico e viene sostituito
dal suo vice.
Può darsi che la legge proibizionista disinnescata dalla furbata del
sindaco di Agropoli sia una schifezza. Ma è comunque una legge e come
tale andrebbe rispettata almeno da chi è tenuto a dare il buon esempio.
Mentre il sindaco non solo se ne è infischiato, della norma. Si è
vantato in pubblico di avere trovato un sistema per fregarla. Altrove
questa operazione alla Totò gli sarebbe costata l’isolamento politico e
il disprezzo degli elettori. Invece qui gli è valsa il plauso di
maggioranza e opposizione, e un balzo ulteriore nei sondaggi. Non saprei
trovare aneddoto migliore per illustrare l’eterno e insolubile «caso
italiano». A determinare il carattere di un Paese non sono le regole, ma
il consenso sociale che le circonda. E da noi quel consenso non sta
certo con chi fa la legge. Semmai con chi trova l’inganno.
NOTA : l’incandidabilità al Consiglio regionale della Campania è prevista per i sindaci dei Comuni con più di 5000 abitanti, a meno che non si dimettano 30 giorni prima delle elezioni.
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