IL COMPLOTTO
Le
cronache di questi giorni ci riportano una notizia clamorosa (mica
tanto, in verità). L'ex
segretario al tesoro degli Stati Uniti Tim Geithner (mica
l'ultimo arrivato) rivela
nel suo libro di memorie "Stress test - riflessioni sulla crisi
finanziaria", appena uscito negli USA, che nell'autunno 2011 ci
fu una specie di complotto europeo per favorire l'uscita di scena di
Berlusconi.
Sulla
questione vi
riporto, condivindendola totalmente, la rubrica “L'Amaca” di
Michele Serra sulla Repubblica di oggi:
"Nel
mio vecchio e autorevole dizionario di casa alla voce “complotto”
si può leggere: “macchinazione, trama, cospirazione, accordo
segreto di poche persone ai danni di qualcuno”.
Alla luce di
questa definizione viene da domandarsi se sia corretto definire
“complotto” il fatto che per circa vent’anni, in tutto il
mondo, nelle più svariate occasioni pubbliche (summit planetari,
incontri bilaterali, conferenze internazionali, stipule di
convenzioni, firme di trattati, convegni, conversazioni nelle tribune
d’onore di parate militari e di altre solenni celebrazioni di
Stato, cene, cocktail e ricevimenti d’ambasciata con o senza abito
scuro, incontri formali e informali tra governanti di destra, di
sinistra e di centro di quasi tutte le Nazioni), un numero
impressionante di capi di Stato e di governo, leader politici,
ministri, viceministri, appartenenti al corpo diplomatico, autorità
civili e militari, consulenti, con un long drink in una mano e
l’altra nella tasca del blazer abbia detto più o meno, e con
pochissime varianti: ma questo Berlusconi, quando è che si leva dai
piedi?"
1 commento:
Voce di popolo, voce di verità
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